Il membro del Burò Politico del Comitato Centrale del Partito Comunista di Cuba e ministro delle Relazioni Estere della Repubblica, Bruno Rodríguez Parrilla, ha denunciato in Twitter le disuguaglianze esistenti che affliggono l’umanità ed ha assicurato che «negli ultimi dieci anni, la ricchezza  ricevuta dal 1 % più ricco  della popolazione globale è 74 volte maggiore  di quanto percepito dal 50 % più povero».
 
Dati dell’organizzazione non governativa Oxfam, citata dal Cancelliere cubano, rivelano che «dal 2020, per ogni dollaro guadagnato da una persona del 90 % più povero del mondo, un multimilionario si mette in tasca 1,7 milioni di USD».
 
La fortuna dei multimilionari cresce a un ritmo di 2 700 milioni di dollari al giorno, spiega la relazione.
 
Secondo le stime dell’organizzazione, 95 grandi imprese dell’Energia e dell’Alimentazione hanno raddoppiato i loro benefici nel 2022, generando benefici straordinari per un totale di 306 000 milioni, e destinando 257 000 milioni (il 84 %) per remunerare  i loro  ricchi azionisti.
 
«Quest’avidità alimenta l’inflazione.
 
In Australia, Stati Uniti e nel Regno Unito, questi enormi benefici delle imprese hanno contribuito come minimo al 50 % della crescita de la inflazione», ha denunciato  Oxfam Intermon.
 
In  contrasto, almeno 1 700 milioni di lavoratrici e lavoratori vivono in Stati dove la crescita dell’inflazione si situa al disopra dei  salari, e più di 820 milioni di persone in tutto il mondo (approssimatamente una sy dieci) soffrono la fame.
 
Le donne e le bambine mangiano all’ultimo posto nelle case, e in minore quantità, e rappresentano  quasi il 60 % della popolazione mondiale che patisce la fame, segnala il testo.
 
Varie organizzazioni e entità internazionali hanno criticato questa situazione, allertando l’acuirsi delle disuguaglianze durante la pandemia della COVID-19.