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L’abbraccio solidale verso i Caraibi

L’Unità Centrale di Collaborazione Medica (UCCM) di Cuba sostiene che il 100 % dei nostri cooperanti della salute nel mondo, si mantengono liberi dal contagio del Covid-19. Foto: Nuria Barbosa León
L’Unità Centrale di Collaborazione Medica (UCCM) di Cuba sostiene che il 100 % dei nostri cooperanti della salute nel mondo, si mantengono liberi dal contagio del Covid-19. Foto: Nuria Barbosa León

Data: 

30/03/2020

Fonte: 

Periódico Granma

Autore: 

«Indistruttibili vincoli di solidarietà e fraternità legano Cuba ai paesi dei Caraibi», ha scritto nel suo account di Twitter il cancelliere cubano Bruno Rodríguez Parrilla, riferendosi alla partenza dei membri della Brigata Henry Reeve per nazioni della nostra area geografica più vicina per mettere la loro altissima professionalità in funzione dello scontro al COVID-19.

«Indistruttibili vincoli di solidarietà e fraternità legano Cuba ai paesi dei Caraibi», ha scritto nel suo account di Twitter il cancelliere cubano Bruno Rodríguez Parrilla, riferendosi alla partenza dei membri della Brigata Henry Reeve per nazioni della nostra area geografica più vicina per mettere la loro altissima professionalità in funzione dello scontro al COVID-19.
 
Con Granada, Suriname e Giamaica, sono già sette i paesi bagnati dalle acque del mare dei Caraibi che ringraziano per l’appoggio immediato di Cuba per rinforzare le loro capacità di risposta all’avanzata della pandemia provocata dal nuovo coronavirus sars-Cov2
 
Antigua y Barbuda, e San Vicente y las Granadinas, contano da ieri 26 marzo sull’appoggio di medici e personale d’infermeria cubano, come mostra che le relazioni dell’Isola con questi Stati vanno - al di là degli accordi bilaterali in diversi rami e degli interessi comuni con i membri della Caricom - all’ambito dell’umanesimo e della solidarietà con un forte vincolo con il benessere dei loro popoli.
 
Come riaffermazione di questo principio, sono già partiti per il Belice due gruppi e sommano così 58 i coraggiosi di questo esercito nobile di camici bianchi che onoreranno – come avviene in ogni angolo in cui operano- la tradizione internazionalista della Rivoluzione.
 
Il gesto dell’Isola Grande delle Antille, conseguente con le basi che hanno sostenuto il processo rivoluzionario da più di sei decenni, avviene nel mezzo di un’altra delle tante campagne che con denaro nemico tentano di screditare gli obiettivi sui quali riposa la collaborazione medica cubana, senza rispettare come d’abitudine i duri ed eccezionali momenti che viviamo come umanità.
 
Mentre, Cuba continua con il suo cuore aperto al mondo, molti cubani si preparano a partire per affrontare la malattia che pone a rischio tutto il pianeta. Contro questa tremenda verità, non può nessuna falsità.